Colon irritabile: alimentazione per stare meglio

Sindrome intestino irritabile Verona

Il colon irritabile, noto anche come sindrome dell’intestino irritabile (IBS – Irritable Bowel Syndrome), è un disturbo funzionale dell’apparato digerente caratterizzato da sintomi cronici e ricorrenti di dolore addominale e alterazioni della funzione intestinale. La sindrome può manifestarsi con episodi di diarrea, stitichezza, o una combinazione di entrambe.

La Sindrome dell’intestino irritabile può essere gestita efficacemente attraverso una dieta appropriata come ad esempio la dieta FODMAP (Fermentable Oligosaccharides, Disaccharides, Monosaccharides, And Polyols).

Questo regime alimentare è spesso raccomandato per i pazienti con la Sindrome dell’intestino irritabile in quanto gli alimenti ricchi di FODMAP possono essere difficili da digerire e possono fermentare nell’intestino, causando disturbi come gonfiore, dolore addominale e diarrea.

Quali sono i sintomi di un colon irritabile?

Le cause esatte del colon irritabile non sono completamente comprese, ma si è visto che ci sono diversi fattori che possono contribuire allo sviluppo della sindrome come, disbiosi intestinale, intolleranze alimentari, stress e/o fattori psicologici, alimentazione scorretta e ipersensibilità viscerale.

I sintomi del colon irritabile sono molto comuni e possono essere:

  • dolore e crampi addominali: solitamente alleviati dall’evacuazione;
  • gonfiore e distensione addominale;
  • alterazioni dell’alvo come diarrea, stitichezza o alternanza tra le due;
  • flatulenza;
  • sensazione di evacuazione incompleta.

Qual è l’alimentazione giusta per il colon irritabile?

Non esiste un’alimentazione ideale per chi soffre di questa sindrome in quanto ogni persona e soprattutto ogni intestino è diverso.

Come anticipato nella parte introduttiva, è stato scientificamente dimostrato che l’alimentazione a basso contenuto di FODMAP è efficace per ridurre considerevolmente i sintomi nel 75% delle persone affette da Sindrome dell’intestino irritabile.

Questo accade perché si vanno a diminuire drasticamente alcuni tipi di zuccheri e amidi con un inevitabile calo dei fenomeni fermentativi. 

Cibi da evitare per colon irritabile

  • Frutta: albicocche, anguria, ciliegie, mele, pere, pesche, prugne, ecc
  • Verdure: asparagi, barbabietole, carciofi, cipolle, aglio, cavolfiori, broccoli,
  • Legumi: fagioli, lenticchie, ceci, ecc
  • Latticini: latte, yogurt, formaggi freschi
  • Cereali: grano, orzo, segale, farro, kamut
  • Dolcificanti: sorbitolo, mannitolo, xilitolo

Verdure consentite per colon irritabile

Le verdure che si possono assumere senza problemi sono: bietole, carote, cetrioli, fagiolini, finocchi, indivia, lattuga, melanzane, peperoni, pomodori, rape, sedano, spinaci e zucchine.

Questo tipo di alimentazione andrebbe eseguita per un periodo di tempo limitato (max 3 settimane) perché si vanno a ridurre altri importanti micronutrienti come vitamine e sali minerali contenuti negli alimenti da evitare.

Purtroppo però la dieta da sola non basta a risolvere il problema poiché spesso le persone quando riprendono a mangiare normalmente lamentano la ricomparsa degli stessi disturbi. 

Ciò accade perché la causa del colon irritabile non è stata eliminata alla radice.

Normalmente con le pazienti con Sindrome da intestino irritabile procedo nel seguente modo: 

durante le settimane in cui si effettua il regime alimentare a basso contenuto di FODMAP, faccio effettuare test per intolleranze, analisi del sangue e/o delle feci, al fine di identificare un eventuale disbiosi oppure un’infiammazione cronica intestinale e contemporaneamente si cerca di far migliorare lo stile di vita mediante inserimento di attività fisica, tecniche di rilassamento e probiotici.

Colon irritabile: rimedi per stare meglio

Gestire il colon irritabile non è affatto semplice, richiede un approccio personalizzato poiché i sintomi possono variare notevolmente da persona a persona. 

In taluni casi può essere molto dolorosa e debilitante, causare ansia e depressione e influire negativamente sulla qualità di vita.

Ecco alcuni rimedi e strategie che possono aiutare a ridurre i sintomi:

  • dieta a basso contenuto di FODMAP;
  • evitare di saltare i pasti;
  • bere regolarmente almeno 1,5 L di acqua o tisane al giorno;
  • evitare bevande eccitanti, gassate e alcoliche;
  • evitare di consumare caramelle e gomme o bevande e cibi senza zuccheri;
  • ridurre pasti abbondanti e pesanti;
  • evitare cibi fritti e grassi e alimenti speziati e piccanti;
  • incrementare e mantenere un’attività fisica costante;
  • combattere lo stress con momenti di relax come massaggi, yoga, meditazione, mindfulness, respirazione profonda.

Infine, tenere un diario alimentare può aiutare a identificare gli alimenti che scatenano i sintomi più degli altri. Annotare ciò che si mangia e i sintomi che si presentano può essere utile per personalizzare la dieta.

Integratore per colon irritabile

Molte persone che soffrono da anni di Sindrome da intestino irritabile sono abituate all’uso di farmaci come antispastici per ridurre i crampi addominali, lassativi o antidiarroici e in alcuni casi anche antidepressivi. Spesso risulta difficile far perdere questa abitudine perché è l’unica arma che conoscono per poter stare meglio.

Ma frequentemente questo tipo di sostanze non fanno altro che peggiorare la situazione.

Il mio compito, quindi, è quello di iniziare gradualmente a farli sentire meglio con altre strategie, di cui abbiamo già parlato, per poi procedere gradualmente ad eliminare questa consuetudine.

I probiotici possono aiutare a migliorare la flora intestinale infatti, alcuni ceppi sono stati studiati in modo approfondito per i loro effetti positivi sulla Sindrome da intestino irritabile.

In quasi tutti i casi infatti io procedo ad una pulizia intestinale con probiotici che dura 3 settimane e, se necessario, eventuali integratori o fito/gemmo-terapici che vanno a lavorare sulla gestione dello stress, sulla sfera emozionale e qualità del sonno.

In conclusione, sarebbe opportuno rivolgersi ad un professionista del settore come Biologo Nutrizionista per adottare un approccio personalizzato in queste particolari circostanze. Per ricevere una consulenza personalizzata, contattami compilando il form contatti che trovi a questa pagina.

Leggi altri consigli e informazioni utili per il tuo benessere